Recensioni darwiniane: Il gene egoista

Natura non facit saltum: tutto evolve lentamente, gradatamente, Richard Dawkins ci spiega la sua visione gene-centrica della vita

 

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Scheda del libro

Titolo: Il gene egoista
Autori: Richard Dawkins
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Pubblicazione: 1995
Prezzo: 15,00  €
Pagine: 366
ISBN: 9788804672029

Contenuti

Il gene egoista è un libro che ci restituisce una lettura aggiornata e per certi aspetti innovativa della teoria evoluzionistica di Darwin. Secondo l’autore noi essere umani, come anche tutti gli altri essere viventi, non siamo altro che macchine da sopravvivenza che i nostri geni utilizzano per procedere nel loro cammino evolutivo. Un cammino molto lento, fatto di cambiamenti graduali (da qui il termine gradualismo), in cui l’unità fondamentale non è la specie, non è l’individuo e neanche l’organismo, ma è appunto il gene.

Un gene, dice l’autore in questo libro, può essere considerato come un’unità che sopravvive passando attraverso un gran numero di corpi successivi. Questo avviene perché un gene viaggia da nonno a nipote praticamente inalterato passando dalla generazione intermedia, senza fondersi con altri geni. Grazie a questo meccanismo, la vita media di un gene varia da migliaia a milioni di anni mentre la vita media della macchina da sopravvivenza, cioè i singoli individui, dura al massimo qualche decina di anni.

I geni sono quindi i protagonisti di questo libro e del percorso evolutivo che caratterizza tutte le specie presenti sulla terra, forse anche grazie al loro egoismo…

Valutazione

Il gene egoista è un buon libro, scritto bene, i cui contenuti sono espressi in modo semplice e chiaro nonostanze gli argomenti trattati siano di non facile comprensione.

La visione gene-centrica portata avanti da Dawkins non è però l’unica che, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, ha animato il dibattito scientifico su come le specie evolvono e su come di nuove ne nascono. Infatti, nello stesso periodo, altri autori hanno fornito tesi differenti a riguardo.

Il pensiero di Richard Dawkins (1941 – ) su come lavora l’evoluzione, ben spiegato in questo libro, si contrappone al pensiero di Steven J. Gould (1941 – 2002) che è riportato nel libro “L’equilibrio punteggiato“. Al fine di fornire solamente uno spunto sulle differenze di vedute di questi due autori, si può dire che Dawkins vede l’evoluzione come un processo lento e graduale, con i geni assoluti protagonisti, mentre Gould pensa che l’evoluzione proceda su scala geologica con lunghi periodi di stasi intervallati da momenti di rapide modifiche a livello di specie. Con due semplici parole: Dawkins porta avanti una tesi “gradualista” mentre Gould propone una tesi basata su un approccio “saltazionale“.

Molto interessante e piacevole risulta quindi leggere entrambi i libri, magari alternandoli tra loro, al fine di comprendere bene le due diverse vedute degli autori e poi come sempre costruirsi una propria idea.

Valutazione finale: (qui il metodo applicato)

Buona lettura

 


 

About the author

Guido Nigrelli, naturalista.
La conoscenza può migliorare la qualità della vita.
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