Taccuini, appunti, schizzi, e ancora appunti e ancora schizzi. Nascono i primi modelli evolutivi
Con questa recensione prosegue il sandwalk “Recensioni darwiniane”
Scheda del libro
Titolo: I coralli di Darwin
Autore: Horst Bredekamp
Editore: Bollati Boringhieri
Pubblicazione: 2006
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 141
ISBN: 8833917185
Contenuti
I coralli di Darwin è un libro che racconta la nascita e lo sviluppo dei primi modelli evolutivi di Charles Darwin (CD).
L’autore del libro, storico dell’arte, pone l’accento sul significato che CD ha dato ai suoi modelli evolutivi, sviluppati e modificati varie volte. Lo schema del diagramma ad albero, viene a poco a poco sostituito dallo schema cosiddetto a corallo, poiché secondo CD più corrispondente al concetto di evoluzione in cui lui crede.
CD si sposta dall’albero al corallo perché quest’ultimo gli sembra più corrispondente a un modello evolutivo che non considera i sapiens come punto di arrivo ma li pone all’interno, sulla strada per così dire del processo stesso, tuttora e sempre in corso. Ma il libro racconta molto di più.
Valutazione
I coralli di Darwin è un libro interessante, che fa capire bene quello che c’è stato alla base dello sviluppo della teoria dell’evoluzione di CD. Nel libro sono presenti molte figure (anche a colori) riguardanti i diversi schemi evolutivi che CD ha sviluppato durante la messa a punto della sua teoria. Gli schemi pubblicati provengono da materiale originario e questo arricchisce ancora di più il libro.
Molti anche i riferimenti bibliografici che non ne appesantiscono la piacevole lettura ma, al contrario, offrono molti spunti per ulteriori approfondimenti.
Al fine di una migliore comprensione dell’argomento trattato, la lettura di questo libro potrebbe essere preceduta dalla lettura de L’Origine delle specie e della Autobiografia.
Valutazione finale: 
(qui il metodo applicato)
Buona lettura
Fonte immagine in evidenza: http://darwin-online.org.uk/, modificata.
Traduzione del testo, dal libro, pag. 40
“Caso in questione: una generazione doveva allora avere tanti esseri viventi quanti ve ne sono adesso.
Per fare ciò e per avere molte specie nello stesso genere (così accade) necessita l’estinzione.”
